giovedì 22 gennaio 2015

Eroica costanza nella fede

Carissimi tutti, ciao!

Ieri era la memoria liturgica di santa Agnese, una giovane martire cristiana dei primi secoli... Una che aveva promesso di dedicarsi corpo e anima a Gesù, e per mantenere fede a questa promessa ha preferito la morte. 
Mi ha colpito molto l'espressione che ho usato nel titolo di questo post, tratta dall'orazione che si prega sia nella liturgia delle ore che nella colletta della S. Messa.

Perché mi ha colpita? Me lo sono chiesta subito, appena l'ho sentita, e forse il motivo è che io non mi sento fatta così, e per me è così difficile vivere con costanza eroica i miei impegni. La tendenza è sempre a "perdonarmi" quando non sono abbastanza brava per mantenermi fedele a ciò che mi riprometto. 
Però questa frase mi parla, mi sprona, mi indica un cammino che non è facile ma che è per me, la sento come una chiamata a fare sempre meglio, a mettermi davanti allo specchio di una persona che è stata migliore di me ma non per quello mi giudica o mi fa sentire inferiore, ma mi incoraggia a dire che un passo alla volta, uno oggi, uno domani, posso - se non proprio raggiungerla - almeno avvicinarmi...

Una delle cose che amo di più dei santi è che sono stati tanto eccezionali, e che spesso senti bene che non potrai mai essere come loro... ma nonostante tutto non ti fanno mai sentire inferiori, è come se ti dicessero: certo che non puoi essere come sono io, ma trova il TUO modo di essere santa, o almeno di fare un passo verso la santità che è stata pensata da Dio per te... perché Dio ha un sogno di santità per ogni uomo, diverso da quello che ha per gli altri, e il nostro compito è quello di scoprirlo e di viverlo. 
E questo ci dà la pienezza della gioia.


sabato 3 gennaio 2015

E lo siamo realmente!

Carissimi tutti, ciao!

Il titolo del post di oggi viene dalla liturgia della Parola della Messa odierna: san Giovanni ha appena detto che Dio ci ha amato a tal punto da farci diventare figli di Dio... "e lo siamo realmente!" conclude: una meraviglia enorme!!!!

In effetti fino ad allora i "figli della divinità" erano gli eroi antichi, tipo Ercole, o Achille, Ulisse, Enea, ecc... oppure i faraoni, gli imperatori romani... 

Con il cristianesimo tutto questo cambia: i figli di Dio siamo noi, tutti; non più comuni mortali, ma, per grazia (=dono gratuito di Dio) straordinari viventi, per sempre!

E' una cosa meravigliosa, da rimanere a bocca aperta, una novità megagalattica... 
Questo significa che abbiamo una dignità superiore a quella dei figli di re: figli di Dio! E di un Dio che tiene tanto ai suoi figli da essere disposto a morire per loro! (dopo essere nato come loro, vissuto come loro, aver sofferto, gioito, sperato come loro...)

Non ci pensiamo neanche più, a queste cose, mentre dovrebbero lasciarci "rincitrulluliti" dallo stupore, dall'enormità della cosa... 

Ecco il mio augurio di buon 2015: che possiate scoprirvi figli di Dio "realmente", che possiate stupirvi per la meraviglia di avere Dio per Padre, che possiate fermarvi qualche istante ogni giorno per rallegrarvi di questo, per riscoprirlo di nuovo, per ascoltarlo, questo Padre che ci vuole felici!

Buon 2015 nella gioia dello stupore di sentirci davvero Suoi figli!

Suor El

sabato 27 dicembre 2014

Buon Natale

Carissimi tutti, ciao!

In questi ultimi giorni, per una serie di motivi ho rispolverato questo luogo... e ho pensato a quante persone belle avevo incontrato grazie al blog... e ho pensato anche che forse potrei anche riprenderlo in mano e venire a salutarvi... chissà se e quanti passano ancora di qui? Forse nessuno, forse passerà qualcuno di nuovo, chissà... Però fa bene anche a me avere questo luogo da tenere caldo, allora faccio un nuovo tentativo, ci riprovo. 

Il titolo l'ho scelto apposta, non mi sono sbagliata, ho scritto proprio "Buon Natale" il giorno 27 dicembre... perché è adesso che ci serve un augurio per Natale, perché è dopo aver festeggiato che bisogna portare la vita nuova di Gesù nella nostra vita "solita" di tutti i giorni, e per vivere questo ho proprio bisogno di "auguri", di qualcuno che desidera per me che io ce la faccia, e se io ho bisogno che qualcuno mi "auguri" di poter portare la gioia e la novità del Natale nella mia vita, allora forse anche altri ne hanno bisogno: ed eccomi qui ad augurare a tutti voi un "buon Natale di tutti i giorni", che tutti i giorni si colorino della gioia e della speranza che la vita nuova di Gesù ha portato per tutti noi.

Che Gesù Bambino vi dia tanta gioia da portare nei vostri giorni normali!!!
(che così diverranno speciali!!!)

Suor El


sabato 28 luglio 2012

Gesù in mezzo

Carissimi tutti, ciao!!!!

Da quanto tempo!!!!! Come state??? Spero tutto bene... 

Volevo ringraziare le persone che mi hanno in qualche modo fatto sapere di avermi letto e aspettato... davvero, grazie mille!!!  Pensavo che dopo la lunga assenza, il trasferimento, la nuova lunga assenza, vi foste dimenticati di me, ma non è stato così, e nel giro di pochi giorni diverse persone si sono fatte vive a proposito di questo blog, ed io ho pensato che forse questo era un invito a riprendere la pubblicazione... 
Non garantisco niente, né la puntualità né la riuscita dell'esperimento, ma ci proverò! ;)

In questo periodo estivo, nella mia comunità, ha celebrato la Messa quotidiana un giovane sacerdote, che mi ha colpito per il suo modo di porgere la Comunione: 
prima di posarla sulle mani la sollevava alta davanti ai miei occhi dicendo "il corpo di Cristo", così, seguendo Gesù-Eucaristia con lo sguardo, incontravo il suo sguardo, da dietro l'Ostia, o, se volgevo lo sguardo verso di lui, arrivava Gesù-Eucaristia a porsi in mezzo ai nostri sguardi.

Questo modo di porgere la Comunione mi ha fatto molto pensare al fatto che tutte le nostre relazioni devono essere così: Gesù deve essere "in mezzo" - come dicono i focolarini - tra me e l'altro, in modo che io non possa guardare l'altro se non attraverso Gesù, e non possa vedere Gesù senza incontrare anche gli altri.

Devo confessarvi una cosa: non mi è mai piaciuto più di tanto sentire che bisogna "vedere Gesù nell'altro"... mi lasciava sempre l'impressione che si "usasse" l'altro per incontrare Gesù... (so che non è così, era solo un'impressione mia...) e tante volte proprio non ci riuscivo... 
Però in questo modo, pensando di avere Gesù in mezzo tra me e l'altro, riesco a salvare l'amore per Gesù e l'amore per i fratelli, tenendoli uniti, senza che uno "serva" all'altro.

Così posso sperimentare tutta la gioia di incontrare Gesù quando incontro gli altri, e di incontrare gli altri quando incontro Gesù!!!!!
Voi cosa ne pensate?

Il Signore vi dia gioia!!!!!
Suor El


venerdì 6 aprile 2012

TRIDUO

Carissimi tutti, ciao!

Siamo nei giorni più ricchi dell'anno liturgico, quelli che fanno da seme, da nocciolo, da cuore... ecco sì, da cuore non solo di questi 365 giorni che chiamiamo anno, ma di tutta la storia...

Mors et vita duello conflixere mirando

Sì, davvero in questi giorni meditiamo e riflettiamo su come la vita e la morte si siano affrontate, siano in conflitto, e questo conflitto è mirando:in latino questa forma verbale ha in sé un'idea di dovere, è un conflitto che deve destare meraviglia, deve stupire, deve essere ammirato. 
Quale forma migliore della croce per farlo, croce sulla quale un Dio che si è fatto Uomo muore per sconfiggere la morte, luogo in cui la vita che si arrende alla morte la sconfigge in maniera tanto profonda che non sarà per Uno solo, ma per Tutti... per noi!!!!
Oggi ammiriamo, veneriamo, adoriamo la croce...
Non uno strumento di morte, non più, da quando su quella croce la vita ha sconfitto la morte cedendo ad essa.

Dux vitae mortuus, regnat vivus.

Sì, Colui che era il dux, il comandante, il condottiero della vita, da morto, regnat vivus. Ecco perché i cristiani possono adorare la croce, e vedere in quel patibolo uno strumento di vita, perché proprio lì si è manifestato l'amore più grande, che vince la morte, arrendendosi ad essa, scegliendola, amandola... 
Sì, possiamo amare la croce, perché è il luogo in cui Cristo ci ha amati, perché in essa acquista un senso ogni sofferenza, perché sappiamo che da quando Gesù ha voluto morirci non ci siamo da soli sulla nostra croce... e la Sua vittoria, il Suo regno sulla morte coinvolge anche noi!

In attesa del canto di trionfo della Pasqua, il Signore ci dia la gioia composta e serena del silenzio, dell'adorazione della croce, del raccoglimento, per poter meditare la nostra partecipazione al mistero del duello mirando che il nostro Signore ha combattuto e vinto.

Suor El

sabato 17 marzo 2012

Riflettendo sulla Passione

Carissimi tutti, ciao!

In queste settimane di Quaresima, c'è la bella tradizione della Via Crucis, e talvolta in comunità c'è chi ci propone una versione diversa dalla solita in 14 stazioni. Di solito sono quelle che a me piacciono di più, non perché non sono tradizionali, ma perché di solito lasciano più spazio alla lettera del Vangelo. 
Ieri sera abbiamo meditato la Passione di Gesù dal Vangelo di Matteo, in 5 tappe.
Mi ha colpito molto la dimensione della "vicinanza" a Gesù, e vorrei condividere con voi ciò che ha fatto bene a me, se vi va...

Primo passaggio: Gesù nell'Orto degli Ulivi
La frase che mi ha colpito è stata: 
non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora?
Ed ho pensato a quante volte ho "svenduto" i momenti che avrei potuto passare con Gesù per qualcosa d'altro... sonno, chiacchiere inutili, libri, blog, curiosità, etc... ed ho visto che in quei momenti Lo ho lasciato solo, ma anche che io mi sono lasciata sola, mi sono privata della Sua preziosa compagnia, della Sua vicinanza, di cui ho tanto bisogno! 

La frase che mi ha colpito è stata:
ma Gesù taceva
Ed ho pensato che quando io non so scegliere di stare con Lui, Gesù tace. Non ho saputo fargli compagnia, mi sono privata di Lui, e quindi non devo stupirmi se non Lo sento, se mi risulta difficile o quantomeno faticoso anche il mio semplice dovere quotidiano... Gesù tace piuttosto che accusarmi, non si vuole liberare mettendo in chiaro che quella che sbaglia sono io, come non ha voluto liberarsi dalle accuse, accusando chi lo accusava. Quei traditori e falsi testimoni rappresentano anche me, quando non so scegliere di stare dalla parte di Gesù! Quindi il Suo tacere, è segno di amore (non vuole accusarmi e levarmi il conforto del Suo perdono e della Sua misericordia), anche se mi fa sentire a disagio (vuole farmi rendere conto che da sola non posso fare nulla ed ho bisogno di Lui).

Terzo passaggio: Gesù viene condannato
La frase che mi ha colpito è stata: 
gli radunarono attorno tutta la truppa
Se io non tengo compagnia a Gesù, allora ha libero accesso la "truppa", i soldati che si prendono gioco di Lui, e questo vuol dire che in me hanno il sopravvento i miei istinti, le mie incoerenze, la mia pigrizia, la mia voglia di pensare a me e ai miei comodi... Sì, quando non tengo Gesù al centro del mio cuore e dei miei interessi, si avvicinano a Lui ma soprattutto a me i nostri nemici. E Lui però è sempre lì, non si fa scoraggiare, non si ribella, per stare dalla mia parte fino alla fine. Ed io che non so stare dalla Sua per un'ora...

Quarto passaggio: Gesù muore in croce
La frase che mi ha colpito è stata: 
perché mi hai abbandonato?
Se io non tengo compagnia a Gesù, Lui si sente abbandonato... perfino da Dio, Suo Padre! Siamo noi a far sentire la presenza di Dio a chi non ha la forza o la lucidità di sentirla, se io non so stare vicino a Gesù, non posso neanche portarlo agli altri, a chi lo cerca, a chi non lo cerca, a chi ne ha comunque e sempre bisogno... e se io ho fatto di questo la mia scelta di vita, direi che è importante... ma qualunque cristiano che si rispetti ha questo scopo nella vita: testimoniare la presenza e l'amore di Dio agli altri... Gesù, perché ti ho abbandonato? Perché resto a guardarti da lontano, come quelle donne che Ti seguivano?

Quinto passaggio: Gesù viene sepolto
La frase che mi ha colpito è stata:
rotolata una grande pietra all'entrata del sepolcro
Se non ho il coraggio di avvicinarmi a Gesù, di stare in Sua compagnia, di lasciarlo solo, ecco: una grande pietra mi separa da Lui: il mio peccato diventa una cosa tanto grande che non posso spostarla da sola... c'è bisogno di qualcuno che mi aiuti, c'è bisogno della Grazia, c'è bisogno della Chiesa (= insieme di persone che insieme - appunto - cercano di amare Gesù, di vivere come Lui vuole, pronte a darsi una mano quando una di loro non ce la fa... come me!) che mi accompagni all'incontro con Gesù Risorto, che mi aiuterà a lavarmi dal mio peccato, che mi offrirà il Pane di Vita Nuova, grazie al quale potrò di nuovo incontrare quel Gesù che ha sofferto tutto questo per me, per potermi di nuovo riabbracciare!!!! 

Adoriamo la Tua croce, Signore; acclamiamo la Tua risurrezione:
da questo albero di vita, la gioia è venuta nel mondo!

Il Signore vi dia questa gioia!!!!
Suor El

sabato 3 marzo 2012

Sacrifici e fioretti

Carissimi tutti, ciao!!!

Come prosegue la vostra quaresima? 
Qui da me sta proseguendo abbastanza bene, se riesco a non pensare a quanto poco stia riuscendo a portare a termine gli impegni presi per vivere questa quaresima nello spirito della mortificazione... 
Tutti i miei "progetti di fioretto" stanno vacillando, l'unica consolazione che provo è che "Quando eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per i nostri peccati". 
Non siamo noi a salvarci, e anche questa è una cosa da imparare "sulla propria pelle"... non sono i fioretti e i piccoli sacrifici a farci diventare santi o salvi. Però mi dispiace comunque di essere poco in grado di mantenerli perché cercare di mantenere un impegno è molto formativo... è un buon allenamento per la nostra capacità di amare, di andare all'essenziale, di riuscire a dire a noi stessi che non siamo noi la misura del nostro vivere.

Comunque, un buon allenamento è anche cogliere le mortificazioni che ci vengono regalate dalla vita quotidiana... che sono gli impegni improvvisi, i piani che vengono "rotti" da qualche richiesta, gli imprevisti che ci fanno "perdere" tempo ed energie che vorremmo riservare ad altro. Per quanto riguarda questi aspetti, sto provando davvero tanto a prenderli senza troppi lamenti, cercando di non farlo pesare a chi mi chiede qualcosa, affrontando con fatica ma con consapevolezza le rinunce che la vita quotidiana nel suo scorrere mi mette davanti, ed i piccoli "sì" che costano...

Che ne dite se ci aiutiamo a vicenda con la preghiera?
Io ho già iniziato a pregare per voi, per tutti. 

Il Signore ci dia la gioia di dirgli con le nostre rinunce il nostro amore!
Suor El